Scadenze per antincendio e sismica
Il Decreto Mille proroghe è stato pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.220. La legge 21 settembre 2018, n.108 è la conversione, con modificazioni, del decreto legge 25 luglio 2018 n.91, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Tra i cambiamenti che comporta l’entrata in vigore della stessa in materia di istruzione, sono stati posticipati al 31 dicembre 2018 i termini di scadenza relativi agli accertamenti sismici ed antincendio di scuole ed asili nido.
Edilizia scolastica
Reimpiego di risorse non utilizzate
Slitta dal 30 settembre 2018 al 31 dicembre 2019 il termine entro il quale il Cipe deve individuare le modalità per il reimpiego delle risorse in precedenza destinate all'edilizia scolastica, ma poi resesi nuovamente disponibili. Questi somme, relative ad interventi non avviati e per i quali non siano assunti obblighi giuridicamente vincolanti, saranno, dunque, destinate nuovamente dal Cipe ad altri interventi di edilizia scolastica compresi nella programmazione delle medesime regioni i cui territori sono stati oggetto dei de finanziamenti.
Adeguamento antincendio di scuole e asili nido
Viene prorogato al 31 dicembre 2018 il termine, scaduto il 31 dicembre 2017, per l'adeguamento delle scuole alla normativa di prevenzione e protezione dagli incendi.
Slitta di un anno anche il termine per concludere il primo ciclo di interventi di adeguamento che erano stati stabiliti per gli asili nido dalla regola tecnica del 2014 (decreto del ministero dell'Interno del 16 luglio). Il primo step di un programma di adeguamento in tre fasi, dopo diverse proroghe doveva concludersi il 31 dicembre 2017. Ora tale scadenza viene differita di un altro anno. Più nel dettaglio, la proroga riguarda gli asili nido con più di 30 persone presenti esistenti al 28 agosto 2018 (data di entrata in vigore della regola tecnica dedicata agli asili nido).
Verifiche di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici
Slitta dal 31 agosto 2018 al 31 dicembre 2018 il termine entro il quale devono essere sottoposte a verifica di vulnerabilità sismica tutte le scuole ricadenti nelle zone a maggior rischio sismico (situate nelle zone 1 e 2 della classificazione nazionale), con priorità per quelle dei comuni compresi nei territori del Centro Italia colpiti dagli eventi sismici del 2016 e 2017.
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